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La peste a Busto Arsizio

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IDENTIFICAZIONE:  peste a Busto Arsizio.

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AUTORE: anonimo lombardo.

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DATAZIONE: 1632.

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TIPOLOGIA: pittura.

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MATERIA E TECNICA: olio su tela.

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DIMENSIONI: 210 x 145 cm.

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PROVENIENZA: Sagrestia della chiesa di San Michele.

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UBICAZIONE: Chiesa di San Michele a Busto Arsizio, piazzetta Don Pio Chieppi.

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DESCRIZIONE: la scena rappresenta Busto Arsizio durante gli anni della peste. La drammaticità della scena emerge dal contrasto tra l'uso dei colori e il soggetto dipinto, che raffigura i monatti che raccolgono e trasportano i cadaveri sui carri, e il panico e l'angoscia della città.

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IDENTIFICAZIONE:  il lazzaretto.

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AUTORE: anonimo lombardo.

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DATAZIONE: 1632.

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TIPOLOGIA: pittura.

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MATERIA E TECNICA: olio su tela.

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DIMENSIONI: 210 x 145 cm.

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PROVENIENZA: Sagrestia della chiesa di San Michele.

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UBICAZIONE: Chiesa di San Michele a Busto Arsizio, piazzetta Don Pio Chieppi.

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NOTIZIE STORICO-CRITICHE: l'economia subì un forte rallentamento di cui risentirono sia la produzione di cotone che quella di seta. Dai paesi vicini furono portati soccorsi e aiuti in denaro e cibo. Fondamentale fu la figura dell'allora cardinale di Milano, Federico Borromeo, che prestò la sua preziosa opera sia come sostegno spirituale sia dal punto di vista pratico, occupandosi di organizzare gli interventi sanitari.

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DESCRIZIONE: la scena rappresenta lo spazio in cui sono presenti le capanne della quarantena in cui gli appestati venivano emarginati dalla società. In primo piano la scena è divisa da una colonna, della quale è oggi presente una copia vicino alla chiesa di San Gregorio, in due parti: a destra è presente un prete nell'atto di confessare i malati; a sinistra sono presenti dei volontari che portano i viveri ai bisognosi. Sullo sfondo è raffigurata una processione diretta al Sacro Monte di Varese; queste processioni venivano fatte per pregare Dio di far finire l'epidemia di peste.

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